GIANLUCA BERNARDINI* works

Progetto Zackorista in Esposizione alla Pillola 400 Bologna

1 – vai su http://zackor.fiveoclock.org/files/2009/02/egosum1.jpg troverai il poster di Zackor.
2 – Scarica il poster e stampalo sulla carta.
3 – Usa la tua immaginazione per creare qualcosa con l’immagine di Zackor, puoi scattarti una foto con essa, puoi creare un collage o modificarla con photoshop, la scelta è tua!
4 – Ricorda di aggiungere Odrah Zackor tra gli amici e di entrare nel gruppo di Zackor.
5 – Carica su FB la tua opera e copia/incolla questi 7 passi nello spazio”descrizione”
6 – Pubblica la tua immagine sul gruppo di zackor e TAGGA gli amici che vuoi invitare + Odrah Zackor. (puoi taggare fino a 30 persone)
7 – I tuo contributo verrà pubblicato qui >> http://zackor.fiveoclock.org IL PROSSIMO PASSO SARA’ UN HAPPENING!

Zackor è il gioco del RI-sveglio e dell’attraversamento creativo.
L’obiettivo è realizzare un opera seguendo una corrente collaborativa.
Un opera che si materializzi durante happening condivisi e non consumisti.

TRATTO DALLA PRIMA CONFERENZA ZACKORISTA
World Wide Web – Martedi 17 Marzo 2009

Zackor, la Tag war e i Facebook Riders

La storia di Zackor è cominciata come un esperimento.
Zackor ha proposto un ” opera partecipativa ” la cui creazione non poteva avvenire nei luoghi “deputati” come le gallerie, poichè all’interno di esse non si possono sperimentare forme innovative come il “Facebook Riding” e la “TAG WAR”.
Il tag è il perno attorno al quale gira la ruota di Facebook ed anche il suo punto debole, l’idea di zackor è stata di sovvertire il tag, utilizzandolo in maniera non convenzionale.
Abbiamo appunto chiamato questa pratica : “TAG WAR”.
Le coincidenze, le casualità e le persone coinvolte hanno portato questo esperimento ad espandersi in un piccolo movimento ( Facebook Riders ) e cosi è nata la successiva idea di generare e propagare opere attraverso la rete con un primo obiettivo : materializzare le opere durante una T.A.Z. ( zona temporaneamente autonoma )

Lanciare il sasso nello stagno

L’esperimento partecipativo non ha uno sviluppo prevedibile, il livello dei contributi è vario e anche distonico, ciò da forza alla nostra curiosità.
Ma occorre sperimentare attraverso un tema come nel Jazz, dove non si può “salire sul palco e suonare note a caso”.
La nostra attenzione deve rivolgersi all’oggetto stimolante ed al suo riferimento comune e non esclusivamente al senso da stimolare. Non è tanto importante quale sia la forma d’arte quanto il fatto che sia uno stimolo, una provocazione in riferimento al tema scelto.
Il tema offerto dalla prima immagine di Zackor non è “lineare” ma “spaziale” , può essere seguito in molteplici modi e cosi avviene: si può seguire la cromatica rossa e blu anche associandovi nuovi abbinamenti, ci si può affidare ad un tema politico provocato dal ritratto di Zackor, si può anche semplicemente riproporre l’immagine come un manifesto nei luoghi più impensabili, come è avvenuto nei casi molto interessanti dei “cerchi nel grano” o del “preservativo” sull’obelisco di piazza SanPietro.

La micosi digitale

Può questa esperienza replicarsi all’infinito?
Possono in futuro altri zackor lanciare “sassi creativi” atti a provocare le persone, invitandole a partecipare attivamente, rilanciando sempre l’idea di replicare la tattica?
Crediamo di si, ma pensiamo che sia necessario porsi un obiettivo iniziale : uscire dal web.
Il web non è per noi un universo parallelo, ma uno strumento di questo universo conosciuto che può essere sfruttato per realizzare opere, eventi, azioni.

Da spettatori ad attori

La TAZ è un modello ottimo per le zone urbane, chi vi partecipa può “fare qualcosa” che vada ad influire sull’ambiente circostante, provocando e ri-attivando le persone che incontra.
Ci piacerebbe invitare piu gente possibile ad attraversarla, proponendo giochi, opere o spettacoli di sua produzione.
Proviamo ad immaginare 100 persone che arrivano a piazza Trilussa alle 18.00, da punti diversi della città, aggregandosi facendo “qualcosa”, per poi andarsene allo stesso modo come se si fossero incontrate “per caso”.
Questa è la T.A.Z.
Non abbiamo intenzione di invitare le persone ad un noioso ritrovo consumista, dove si paga per essere spettatori, l’individuo deve essere cosciente che lo spettacolo nasce attraverso una “azione creativa individuale nella società in rete”.

La micosi digitale

Può questa esperienza replicarsi all’infinito?
Possono in futuro altri zackor lanciare “sassi creativi” atti a provocare le persone, invitandole a partecipare attivamente, rilanciando sempre l’idea di replicare la tattica?
Crediamo di si, ma pensiamo che sia necessario porsi un obiettivo iniziale : uscire dal web.
Il web non è per noi un universo parallelo, ma uno strumento di questo universo conosciuto che può essere sfruttato per realizzare opere, eventi, azioni.
Lo scopo è diffondere, allargare la partecipazione al progetto, suggerire o stimolare percorsi simili;

Lo sviluppo

1-All‘ingresso della Pillola 400 farà bella mostra di se, su un pannello 70×100, il manifesto dell’andamento esponenziale di Zackor del quale allego un passaggio saliente:
Le opere digitali hanno la forma e la dinamica delle idee e come le idee non hanno più proprietari, ma solo pensatori e ri-pensatori. L’artista genera personaggi, storie ed opere originali da gettare in pasto alla moltitudine, rendendole collettive e mutanti. Nasce cosi un nuovo teatro che si nutre di rappresentazioni individuali e collettive, che nascono sulla rete e chiedono di sfociare nelle piazze. Insorge una nuova letteratura che vede i suoi personaggi raccontarsi da soli, attraverso una scrittura atomica, dialogante e frammentaria. Tutto questo avviene senza tregue ne traguardi, con un andamento esponenziale.

Negli spazi de La Pillola 400 verrà proiettato un info slide show le 300 opere dei numerosi partecipanti ll progetto –Zackor, Il Gioco Del Risveglio Creativo– su Facebook.
ll progetto –Zackor, Il Gioco Del Risveglio Creativo– prevede un intervento su un template scaricato dal gruppo omonimo, sul quale intervenire creativamente, autonomamente, modificandone significato e struttura narrativa.
All’interno saranno esposte, stampate su tela 130×180 circa, gli artworks (7) realizzati da Gianluca Bernardini per il gioco del risveglio creativo;
La serata prevede un momento partecipativo collettivo, con il coinvolgimento dei presenti nella elaborazione, trasformazione di due templates “Zackoristi” di grande formato, stampati su carta, attraverso l’ausilio di spraycans, stencils e acrilici;
a fine evento e dopo una data serie di interventi gli artworks saranno fotografati e postati sul sito del progetto zackorista e rientrare così nel circolo della riutilizzazione collettiva.
L’evento sarà ripreso da videocamera e trasmesso in streaming live….
su www.ustream.tv/channel/zackorista è già pronto il canale per la trasmissione della serata…..

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Author

Gianluca Bernardini

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